Normativa controllo caldaie

Manutenzione Caldaie

Per aumentare la sicurezza degli impianti, ridurre l’inquinamento atmosferico e risparmiare energia è di fondamentale importanza la manutenzione periodica della caldaia di riscaldamento autonomo. Dal 1° agosto 1994 è entrato in vigore il DPR 412/93 che, attuando la legge 10/91, impone l’obbligo della manutenzione annuale.
Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa prescrive la legge e come provvede ad una manutenzione corretta e sicura.

 

Manutenzione obbligatoria per le caldaie autonome

Dall’1.08.94 è entrato in vigore il DPR 412/93 che attua la legge 10/91 sulla sicurezza e sul risparmio energetico degli impianti di riscaldamento.
Le norme del DPR 412 sono finalizzate all’obiettivo di aumentare la sicurezza degli impianti, ridurre l’inquinamento atmosferico e risparmiare energia.
A questi fini sono di particolare importanza la manutenzione annuale della caldaia individuale a gas ed il controllo del rendimento di combustione ogni due anni.

 

Operazioni di manutenzione ordinaria

  • Prova di tenuta impianto gas;
  • Controllo delle caratteristiche di ventilazione del locale;
  • Controllo dei dispositivi di sicurezza relativi al gas;
  • Controllo della funzionalità della caldaia con segnalazione e proposta di sostituzione dei componenti non funzionanti;
  • Controllo della regolarità d’accensione e funzionamento della caldaia;
  • Pulizia del bruciatore principale e del bruciatore pilota;
  • Pulizia dello scambiatore lato fumi;
  • Controllo dello scarico dei fumi con prova di tiraggio;
  • Regolazione della portata termica e controllo della combustione;
  • Controllo dei dispositivi di sicurezza relativi all’acqua;
  • Controllo dell’efficienza dello scambiatore relativo all’acqua ed eventuale pulizia;
  • Controllo dell’allacciamento, del flessibile delle cucine a gas e delle relative fascette stringitubo, con sostituzione in caso di necessità;
  • Verifica biennale del rendimento di combustione, secondo le norme del D.P.R. 412/93.

 

Che cosa prevede la legge

Almeno una volta all’anno gli impianti autonomi dovranno essere sottoposti ad interventi di manutenzione, secondo le prescrizioni delle vigenti normative UNI e CEI;
ogni due anni dovranno essere analizzati i fumi per la verifica del rendimento di combustione. La manutenzione annuale e la verifica biennale del rendimento di combustione devono essere affidate ad un’impresa abilitata, che sia cioè in possesso del Certificato di Abilitazione rilasciato dalla Camera di Commercio. L’esito della verifica del rendimento di combustione e gli interventi di manutenzione effettuati dall’impresa dovranno essere riportati sul libretto di impianto.
Il terzo responsabile – L’occupante dell’unità immobiliare dotata di impianto di riscaldamento autonomo è responsabile dell’esercizio dell’impianto e cioè: – del rispetto del periodo e dell’orario di accensione, – del mantenimento della temperatura interna dell’abitazione (20° + – 2°) – della manutenzione annuale e delle verifiche biennali del rendimento. – L’occupante può delegare la responsabilità della manutenzione e del controllo dell’impianto ad un’impresa, che assume le funzioni di “terzo responsabile” e risponde anche di eventuali sanzioni in luogo dell’occupante.

 

Il libretto di impianto

Tutti gli impianti di riscaldamento individuale dovranno essere dotati di un libretto di impianto.
Nel libretto, l’occupante dell’unità abitativa o l’impresa terzo responsabile della manutenzione, dovranno annotare: – il nome del responsabile della manutenzione e delle verifiche, cioè l’occupante o l’impresa terzo responsabile in caso di delega; – le operazioni eseguite nel corso della manutenzione annuale; – i risultati delle verifiche biennali del rendimento di combustione. – Il rispetto dei rendimenti minimi – Le caldaie individuali a gas devono avere un rendimento minimo.
Se, a seguito di controlli, il rendimento risultasse inferiore a quello prescritto e non fosse possibile ricondurlo a norma con interventi di manutenzione, la caldaia dovrà essere sostituita entro 300 giorni dall’accertamento dell’irregolarità.

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